La casa domotica post direttiva EU 2018/844
L’efficienza energetica e le prestazioni degli edifici sono una tematica che si sta ritagliando sempre più spazio in normative e leggi: l’esempio di portata più ampia è stata sicuramente la Direttiva EU 2018/844, in vigore dal 30 maggio 2018, che è andata a modificare proprio le precedenti normative sulla prestazione energetica nell’edilizia (la direttiva EPBD 2010/31 UE) e sull’efficienza energetica (direttiva DEE 2012/27 UE).
Questo provvedimento è stato ritenuto necessario al fine di esprimere in modo più diretto le esigenze di contenimento energetico e cambiamento climatico, e si è deciso di procedere tramite la sensibilizzazione dei cittadini europei sui consumi di energia e le emissioni di gas nocivi: la direttiva agisce alla base del problema, imponendo la costruzione di nuovi edifici intelligenti e, nel caso di ristrutturazione di abitazioni datate, il rimodernamento estetico ed energetico.
La casa domotica
Parlando di case intelligenti non si può non parlare di domotica: le richieste per la costruzione di abitazioni di questo tipo sono sempre più frequenti, in quanto esse garantiscono una serie di vantaggi innegabili:
- risparmio energetico: la capacità di impostare precisi parametri di autogestione dell’illuminazione e della temperatura è probabilmente la caratteristica più conveniente, a livello puramente monetario. La capacità dell’abitazione di rispondere all’ambiente è infatti garante di un risparmio energetico impossibile in una casa normale: luci regolamentate in base al grado di oscurità e riscaldamento – condizionamento – moderato di continuo contribuiscono anche ad un notevole abbassamento della bolletta;
- controllo superiore: in una casa domotica, il controllo di qualsiasi elemento è letteralmente nel palmo della tua mano. Tramite uno smartphone sarà infatti possibile dare ordini ad elettrodomestici, infissi mobili e contatori, rendendo possibile regolare a distanza qualsiasi dispositivo. A questo si riconduce anche una miglior vivibilità dell’ambiente, che permette un relax e una tranquillità superiore: la possibilità di assicurarsi a distanza che l’abitazione sia in sicurezza e completamente ermetica non è cosa da poco;
- valore di mercato: realizzare una casa domotica costa più di un’abitazione tradizionale, ma mantiene anche un valore più elevato. Infatti le comodità e la predisposizione alla tecnologia sono due elementi tenuti in grande considerazione nel mercato immobiliare, spesso addirittura determinanti: per non parlare della possibilità di implementare nuove funzionalità, a piacimento dell’acquirente.
Necessità di combinare tecnologia e riduzione dei consumi
La domotica è nata come una soluzione sofisticata e tecnologica, mirata unicamente alla comodità abitativa dell’inquilino: il fatto che questo tipo di comfort la rendano una struttura a basso consumo energetico e in grado di ottimizzare le risorse la rende la struttura ideale per portare avanti la linea d’azione proposta dalla nuova direttiva.
La norma EU 2018/844 prevede anche lo smantellamento progressivo degli edifici non in regola con le nuove regolamentazioni energetiche, e allo stesso tempo un avvicinamento ai sistemi informatizzati nelle abitazioni: si tratta di un obiettivo a lungo termine per arrivare a costituire, un domani, un patrimonio immobiliare in grado di garantire sia il rispetto per l’ambiente che alte performance di vivibilità.
Tubo preinfilato: la miglior soluzione per la domotica
Un impianto domotico si sviluppa attorno ad una rete elettrica ben definita: è necessario sapere dove verranno situati tutti i diversi elementi domestici, al fine di ottimizzare l’apparato di cablaggio.
E se si pensa ad un impianto elettrico di questo tipo, la soluzione migliore è gestire tutto tramite un sistema di cablaggio preinfilato, una tecnica non molto conosciuta in Italia ma di grande successo all’estero, come per esempio in Francia o in Belgio: essa offre grandi vantaggi in termini di tempistiche, costi e sicurezza, ma richiede appunto un’attenta pianificazione preventiva, cosa che gli italiani non sono abituati a fare.
Nella pratica, un sistema preinfilato permette di saltare la lunga fase precedente alla posatura detta tiraggio, che consiste nell’inserire i cavi all’interno del rivestimento protettivo: e meno ore di lavoro significano un costo più contenuto, per di più eseguibile da un solo operatore, che potrà portare a termine in lavoro più velocemente e in maggior sicurezza.
Se l’unico cavillo per la realizzazione di un impianto domotico è la scelta anticipata del piazzamento delle diverse risorse tecnologiche, ecco che l’utilizzo del tubo preinfilato si rivela vantaggioso su tutta la linea.
Conclusione
Una casa domotica è chiaramente la miglior scelta per vivere bene e favorire gli obiettivi della direttiva europea: è tecnologica, moderna e a basso impatto ambientale.
Se scegli di costruire un edificio intelligente, perché non farlo con un sistema elettrico intelligente?
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