Come realizzare un impianto elettrico in modo veloce, sicuro e duraturo
La realizzazione di un impianto elettrico è un aspetto importante in ogni progetto di costruzione o ristrutturazione edile perchè deve essere sicuro, a norma di legge, meglio se duraturo nel tempo e, se possibile, sarebbe utile fosse concluso in breve tempo.
Perchè sia possibile tutto questo, è indispensabile seguire alcune semplici, ma necessarie, regole di esecuzione. Nello specifico, le fasi essenziali saranno:
- progettazione: studio dell’edificio e del posizionamento degli elementi dell’impianto;
- tracciatura delle pareti: selezione delle pareti all’interno delle quali passeranno i tubi;
- realizzazione dello spazio per i cavi: creazione di appositi vani nei quali verranno posizionati i tubi che contengono i cavi;
- scelta dei fili e relativi materiali più sicuri e adeguati;
- verifica di conformità (effettuata da esperti) dell’impianto
Impianto elettrico: la progettazione
Un impianto elettrico ricopre un ruolo importante all’interno di un qualunque edificio e deve essere progettato e realizzato in maniera efficace e funzionale, pertanto meglio essere meticolosi in ogni fase progettuale.
In primo luogo è necessario esaminare una planimetria dell’edificio al fine di studiare le zone nelle quali verranno installati gli elettrodomestici o macchinari o qualsiasi altra strumentazione che necessita di corrente elettrica. In base all’ampiezza dei locali sarà possibile scegliere la potenza e la tipologia dell’impianto tra 3kW e 6kW. Successivamente bisognerà studiare la posizione dove collocare il quadro (che comprenda il generale e i due salvavita) dal quale sarà possibile gestire l’intero impianto. In ultimo, durante la progettazione bisognerà decidere quale posizione avranno le prese, il sistema di messa a terra che conduca al centralino e i diversi interruttori. Tutte queste decisioni preliminari risulteranno essenziali in fase di realizzazione dell’impianto poiché permetteranno di lavorare in modo preciso, veloce e altamente sicuro.
Tracciatura delle pareti e realizzazione dello spazio per i cavi
Dopo la fase di progettazione seguirà la cosiddetta tracciatura delle pareti e dei soffitti al fine di identificare il passaggio più corretto per le cassette di derivazione, i punti luce e le scatole portapparecchi.
Dopo questa prima fase, si può dare il via ai lavori effettivi che andranno a realizzare un apposito spazio nel muro che consenta di far passare correttamente i tubi che condurranno i cavi (e quindi la corrente) ai punti definiti precedentemente. In seguito, i tubi dovranno essere inseriti nelle apposite fessure e collegate con gli elementi dell’impianto per poi essere coperti e dunque compresi nel muro. I cavi saranno inseriti con un’apposita sonda.
I fili migliori per realizzare un impianto sicuro e duraturo
Per realizzare un impianto domestico in modo veloce ma sicuro, è generalmente consigliabile scegliere fili da 2,5 mmq ad eccezione delle aree destinate a carichi specifici che richiedono una potenza superiore come, ad esempio, gli elettrodomestici dove i fili da impiegare sono quelli da 4 mmq.
Questa ultima tipologia di fili, inoltre, secondo le normative che regolano gli impianti elettrici domestici, devono essere impiegati anche per i conduttori di protezione.
L’impianto di terra
Quando si realizza un impianto elettrico domestico la sicurezza è fondamentale. E’ necessario che la corrente abbia una via di “sfogo” e si possa pertanto disperdere nel terreno per evitare che la presenza di anomalie o guasti risulti pericolosa per l’impianto stesso e pertinenze limitrofe. L’impianto di terra, dunque, è costituito da dispersori, collettori di terra, pozzetti, conduttori di protezione, e dal salvavita, conosciuto anche con il nome di differenziale.
Il salvavita, meglio noto come interruttore differenziale, non è altro che un dispositivo che ha lo scopo di interrompere la conduzione dell’elettricità nei circuiti e negli impianti. Il sistema rileva la differenza di correnti in entrata e in uscita nel caso di dispersione.
L’installazione di tale apparecchiatura è necessaria affinché, in caso di guasto, la dispersione e la folgorazione non mettano a rischio la vita delle persone. Tuttavia, questo non fornisce alcuna protezione nei casi di cortocircuito o sovraccarico.
Quali sono le regole per un impianto a norma di legge
Dato il ruolo essenziale dell’impianto elettrico, questo deve possedere determinati requisiti stabiliti dalla legge.
Nello specifico, il Decreto Ministeriale 37/2008 determina tutte le regole per le quali è possibile riconoscere, ad un qualunque impianto, il cosiddetto certificato di conformità che ne sancisce il buon funzionamento, la sicurezza e permette ad esso di rientrare nei parametri di conformità richiesti dal CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano). Solo il personale qualificato iscritto al registro delle imprese può decretare se l’impianto presenti o meno le caratteristiche richieste per legge. Questo ultimo passaggio, inoltre, avviene in seguito ad un accurato collaudo, necessario per verificarne la sicurezza e il corretto funzionamento.
Da questo si evince come ogni passaggio per la realizzazione di un impianto elettrico necessiti di particolare attenzione e sia finalizzata all’ottenimento di questo certificato di conformità, dalla progettazione dettagliata, al personale addetto alla realizzazione, nonchè alla scelta dei corretti materiali che facilitino l’installazione come i tubi preinfilati prodotti ad-hoc secondo le esigenze.
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